La Stimolazione Magnetica Transcranica, denominata internazionalmente con l’acronimo TMS, è una metodica di neuromodulazione che utilizza un campo magnetico orientato verso quelle aree particolari della corteccia cerebrale.
La Stimolazione Magnetica Transcranica, denominata internazionalmente con l’acronimo TMS, è una metodica di neuromodulazione che utilizza un campo magnetico orientato verso quelle aree particolari della corteccia cerebrale che si ritengono coinvolte nei processi patologici di vari disturbi psichici e neurologici quali ad esempio la depressione, il disturbo ossessivo compulsivo, le dipendenze da sostanze e comportamentali, i disturbi del comportamento alimentare, il morbo di Parkinson e altri disturbi del movimento, il dolore cronico.La stimolazione magnetica viene prodotta da uno strumento, chiamato coil, che viene appoggiato con l’aiuto di un sistema di neuronavigazione computerizzata su un punto preciso della testa del paziente, variabile a seconda della patologia da trattare.
L’area della corteccia cerebrale sottostante, individuata con precisione solo dalle apparecchiature tecnicamente
più sofisticate viene così raggiunta da una serie di stimoli ripetuti nel corso della seduta che, a seconda del disturbo da trattare, aumentano o riducono l’eccitabilità dei neuroni e delle strutture cerebrali alle quali essi si connettono.
La stimolazione è una tecnica non invasiva e indolore che il paziente riceve comodamente seduto su di una poltrona e che dura a seconda dei protocolli da pochi minuti a mezz’ora. Gli effetti indesiderati sono di modesta entità: fastidio cutaneo nella sede cranica di stimolazione, cefalea infrequente e recedente spontaneamente o dopo somministrazione di comune antidolorifico. Dopo l’applicazione il paziente può tranquillamente tornare alle sue occupazioni.
I protocolli di stimolazione attualmente usati prevedono sedute quotidiane per cinque giorni alla settimana, replicate per tre fino a sei settimane con successive sedute di richiamo finalizzate a consolidare i risultati ottenuti.
Definizione
La TMS è una metodica di neurostimolazione innovativa e non invasiva basata sull’applicazione del principio fisico di Faraday, secondo cui è possibile generare un campo elettromagnetico perpendicolare al flusso di corrente che fluisce all’interno di una bobina metallica. Tale campo elettromagnetico viene orientato in modo tale da attraversare le strutture extracorticali e stimolare i tessuti nervosi del cervello di specifiche aree corticali. Ne deriva una modifica dell’eccitabilità delle cellule nervose, interferendo temporaneamente e localmente con l’attività cerebrale.
Storia
Il primissimo uso di metodiche di stimolazione elettrica viene fatto risalire al 43 o 48 a.C, quando era stato osservato un curioso fenomeno: appoggiando una torpedine sul capo di un uomo affetto da cefalea, le scariche elettriche rilasciate dal pesce causavano una momentanea e transitoria alterazione della coscienza con un significativo miglioramento del dolore.
Tuttavia la reale sperimentazione della stimolazione elettrica in ambito scientifico avrà luogo nel corso del XIX secolo: in particolare, nel 1870 Fritz e Hitzig scoprirono che un impulso elettrico indotto in una specifica zona della corteccia motoria determinava una specifica risposta muscolare controlaterale allo stimolo corticale.
Negli anni ’80 del secolo scorso Merton e Morton prima e Barker e colleghi dopo ottennero risultati incoraggianti nell’applicazione della stimolazione corticale mediante TMS, divenuti “apripista” di numerosi studi e ricerche, finalizzati alla definizione di protocolli di intervento mirati.
Applicazioni
La TMS oggi rappresenta non solo un valido strumento di indagine nello studio delle funzioni neuropsicologiche (ad esempio: percezione, attenzione e linguaggio), ma costituisce sempre più un efficace strumento di trattamento di numerosi disturbi neurologici e neuropsicologici.
In particolare tale metodica può essere indicata per mappare le aree corticali secondo un criterio di funzionalità, per valutare l’eccitabilità corticale, per rimodulare l’attività neuronale locale in aree cerebrali individuate, ma anche per studiare le funzioni cognitive, sensoriali, motorie e di ricompensa. Può essere altresì impiegata per diagnosticare e trattare clinicamente alcuni disordini neurologici e/o psichiatrici, quali: epilessia, disturbi motori, depressione e schizofrenia, Parkinson e Alzheimer, disturbo ossessivo compulsivo, demenza, stroke, dipendenze patologiche.
Tra queste ultime numerose ricerche evidenziano l’efficacia dei protocolli di intervento specifici per dipendenza da cocaina e gambling.
Funzionamento
La TMS agisce sui processi di neuroplasticità cerebrale, ovvero la capacità di adattamento del Sistema Nervoso Centrale ai cambiamenti interni e/o esterni all’organismo umano, modulando l’attività cerebrale e invertendo il funzionamento di specifici circuiti corticali e neurostramettitoriali.
Il trattamento clinico basato sulla Stimolazione Magnetica Transcranica presuppone l’uso dei seguenti tre strumenti: un generatore che emette scariche elettriche, il cui numero e la cui intensità sono controllate e gestite dall’operatore esperto; una sonda stimolante, ovvero un caschetto, da porre sul cranio del paziente, che ha il compito di indurre e veicolare la generazione del campo elettromagnetico; un coil, ovvero una bobina metallica, che consente la gestione dell’estensione del campo elettromagnetico e quindi dell’eccitazione cerebrale.
La scelta della forma del coil dipende dall’obiettivo della stimolazione: la forma circolare viene impiegata solitamente come bobina “ad uso generico”, ovvero in tutte quelle condizioni cliniche che non richiedono la focalità dello stimolo, come ad esempio nella fase diagnostica; la bobina a “farfalla”, invece, grazie alla sua specifica forma è possibile indurre e orientare una stimolazione più focale e quindi mirata delle strutture profonde, con un campo elettrico più piccolo e un miglior controllo dell’estensione dell’eccitazione, inoltre essa è principalmente impiegata nel campo della ricerca o in specifici trattamenti come nella terapia del gambling.
I tre strumenti fin qui descritti costituiscono un “sistema di neuro-navigazione computerizzato” che viene orientato su punti prestabiliti della testa del paziente in relazione al tipo di disturbo da trattare: è possibile determinare, infatti, l’esatta area target della stimolazione localizzandola in modo inequivocabile.
Le aree corticali individuate vengono “solleticate” dai ripetuti stimoli emessi dalla TMS che agiscono aumentando o inibendo l’eccitabilità neuronale: si tratta di stimolazioni di frequenza compresa tra 10 e 15 hertz, in grado di agire sui circuiti corticali del paziente e quindi sui processi disfunzionali che sostengono il disturbo diagnosticato. In particolare nei casi di addiction si interviene sulle aree implicate nei processi decisionali e nello sviluppo del craving per la sostanza o per lo stimolo ludico, al fine di contrastarne gli effetti.
La TMS non è in grado di stimolare direttamente le strutture cerebrali profonde, tuttavia è possibile attivarle indirettamente mediante le connessioni sinaptiche attraverso cui si verifica la propagazione dell’attività indotta dalla stimolazione.
Il protocollo prevede sessioni di terapia quotidiana per cinque giorni a settimana, per un periodo di tempo compreso tra tre e sei settimane; sono previste sedute di richiamo e consolidamento dei cambiamenti ottenuti.
Vantaggi
L’applicazione della TMS è sconsigliata solo nei casi in cui il paziente presenti impianti di dispositivi metallici, quali apparecchi acustici, clips post-stroke, pacemaker cardiaci.
E’ indicata per i pazienti farmacoresistenti o intolleranti alla terapia farmacologica. Inoltre è non invasiva e la seduta viene svolta ambulatorialmente senza la necessità di alcun ricovero. E’ indolore e il paziente rimane vigile durante tutta la sessione senza bisogno di assumere anestetici. Gli effetti collaterali post-trattamento sono ridotti e transitori e per lo più rappresentati da cefalee, parestesie o talvolta da leggera nausea passeggera.
Associata a percorsi di psicoterapia ne rafforza l’efficacia.
Tipologie di TMS
A singolo impulso
Single pulse TMS o spTMS
A impulsi appaiati
Paired-pulse TMS o ppTMS
Ripetitiva
Repetitive TMS o Rtms
Stimolazioni a pattern
Ad es. theta burst o TBS
Per approfondire
Una cura per le dipendenze: la stimolazione magnetica transcranica
L’ASP di Ragusa è tra le pochissime
aziende della sanità pubblica ad avere
in dotazione uno stimolatore che
consente di “resettare” le funzioni
neuronali e combattere le patologie
legate al consumo di cocaina e al gioco
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